Bilancio 2014 positivo per l'industria italiana costruttrice di macchine utensili

è positivo il bilancio 2014 dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che ha visto crescere la produzione trainata dalla ripresa del consumo interno. Del risveglio della domanda italiana hanno beneficiato principalmente le consegne dei costruttori, protagoniste di un deciso incremento.

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Di segno opposto le esportazioni, in calo del 3,9% a 3.253 milioni di euro, risultato attribuibile, almeno in parte, alla scelta dei costruttori di presidiare anzitutto il mercato domestico tornato finalmente a consumare.

Questo, in sintesi, il quadro 2014 illustrato dal presidente Luigi Galdabini, questa mattina, in occasione dell’annuale assemblea dei soci UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, cui è intervenuto il presidente di CONFINDUSTRIA Giorgio Squinzi.

All’incontro, ospitato da fieramilano, hanno preso parte circa 300 persone tra imprenditori, istituzioni, rappresentanti dei media. La ripresa dell’industria italiana di settore troverà conferma anche nel 2015, come emerge dai dati di previsione elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU.

In particolare, nel 2015, tutti i principali indicatori segneranno incremento: la produzione salirà, del 5,2%, a 5.090 milioni di euro, il consumo si attesterà a 2.895 milioni di euro, il 5,7% in più rispetto all’anno scorso, trainando sia le consegne dei costruttori, attese in crescita del 4,3% a 1.655 milioni, sia le importazioni (+7,7%).

Torneranno di segno positivo anche le esportazioni che, in crescita del 5,6%, raggiungeranno quota 3.435 milioni di euro. Il rapporto export su produzione, ridimensionatosi nel 2014 per effetto della domanda italiana, resterà stabile attestandosi al 67,5%.

Luigi Galdabini, presidente UCIMU ha rilevato: “dopo un 2013 da dimenticare, nel 2014, l’industria italiana di settore è tornata a crescere, dando inizio a un trend positivo che trova già conferma nei dati 2015. L’anno appena trascorso - ha aggiunto Galdabini - sarà però ricordato per la ripresa della domanda italiana che sembra essersi svegliata dal torpore in cui era caduta”. ...“Detto ciò - ha concluso Luigi Galdabini - occorre comunque ribadire la necessità di misure specifiche capaci di sostenere, in modo strutturato, il rilancio del mercato domestico e del manifatturiero italiano. Complementare a questi provvedimenti dovrebbe essere la liberalizzazione degli ammortamenti dei beni strumentali acquistati e la revisione dei coefficienti di calcolo degli stessi, fermi al 1988”.


(Fonte: UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE)