A Pavia il progetto Più Valore

«Più valore è un progetto di rilancio per tutto il territorio. Più valore perché la sigla PV è la stessa della nostra provincia». Nell’insediamento del suo secondo mandato, Alberto Cazzani, confermato presidente di Confindustria Pavia, per il biennio 2015-2017, ha annunciato l’avvio del progetto “Più Valore”, con cui gli industriali intendono cogliere le opportunità di intervenire nel rilancio economico e culturale di Pavia, della Lomellina e dell’Oltrepò. «Siamo chiamati a compiere uno sforzo corale per costruire una nuova Confindustria Pavia, capace di incidere sistematicamente nella rinascita del nostro territorio».


Il leader degli industriali pavesi ha sottolineato la missione che spetta all’Associazione. «Pavia merita un’economia dinamica. Merita un futuro migliore. Merita l’impegno di noi imprenditori a costruire un’associazione che sia un motore di sviluppo per le nostre imprese e per il territorio in cui operiamo. Merita una Confindustria Pavia che sia laboratorio di valori, idee e progetti».

Finora sono stati raggiunti risultati notevoli. Per esempio sul fronte del marketing associativo. Nel 2014 sono entrate 35 nuove imprese, con 2.109 dipendenti complessivi. In questa prima parte dell’anno, 19 nuove imprese, per 236 dipendenti, hanno fatto il loro ingresso nell’associazione. Si tratta del miglior risultato dal 2001, anno della nascita di Confindustria Pavia dalla fusione delle tre preesistenti Associazioni di Pavia, Vigevano e Voghera; il precedente record era di 23 imprese nel 2006.

Per la prima volta dal 2001, il numero delle imprese associate torna a crescere, sia pure di poco, poiché questa provincia ha registrato una lunga e grave contrazione del numero delle imprese. Purtroppo però, anche nell’ultimo anno, il 2014, Confindustria Pavia ha dovuto registrare la cessazione di ben 26 imprese associate per chiusura delle attività.

 Confindustria Pavia è rientrata nel ristretto numero delle Associazioni territoriali maggiormente rappresentative e ammesse di diritto a far parte del nuovo Consiglio Generale. Un’occasione importante, che andrà pienamente utilizzata per contribuire alla linea nazionale della confederazione e per stabilire contatti utili a tutelare le specifiche esigenze del territorio pavese, ormai da molti anni debole in termini di peso politico e di voce a livello nazionale.