Voucher baby sitting per le mamme imprenditrici bonus da 600 euro al mese per 6 mesi

La possibilità per la madre lavoratrice di richiedere, al termine del congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi, in alternativa al congedo parentale, voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting per un massimo di sei mesi .


Ancora una decina di giorni a disposizione delle imprenditrici interessate per fare l’inoltro della domanda di voucher baby sitting . La scadenza per il 2016 è del 31 dicembre ma l’agevolazione è stata estesa anche al biennio 2017-2018 grazie a quanto previsto nella legge di bilancio già approvata che ha messo a bilancio 20 milioni di euro .

Con circolare del 12 dicembre 2016 l’Inps ha impartito le istruzioni e attivato la procedura per l’inoltro delle domande relative all’estensione del voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting o per far fronte agli oneri dei servizi per l’infanzia (asili ecc. accreditati) alle madri lavoratrici autonome o imprenditrici.

Per il 2016 le domande vanno inoltrate entro il 31 dicembre 2016 tramite il portale dell’Inps. Possono accedere al beneficio le lavoratrici dipendenti di amministrazioni pubbliche o di privati datori di lavoro, le lavoratrici iscritte alla gestione separata e le lavoratrici autonome o imprenditrici che dall’entrata in vigore del DM 1 settembre 2016 abbiano concluso il teorico periodo di fruizione dell’indennità di maternità ed abbiano ancora almeno un mese di congedo parentale (in relazione al minore per cui si chiede il beneficio).

 Le lavoratrici madri possono accedere al beneficio anche per più figli, presentando una domanda per ogni figlio purché ricorrano per ciascun figlio i requisiti. Il beneficio consiste nelle seguenti forme di contributo, alternative tra loro: contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati o voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting.

L’importo del contributo è di 600,00 euro mensili ed è erogato per un periodo massimo di sei mesi (tre mesi per le lavoratrici iscritte alla gestione separata e per le lavoratrici autonome).