Aziendaperta: l'innovativo progetto under 35
Il progetto AziendAperta, promosso e finanziato da 11 Comuni trevigiani appartenenti all’Intesa Programmatica d’Area e all’Area Montebellunese delle Politiche Giovanili, supportato dalle Associazioni di categoria e attuato tra giugno e novembre 2015 dalla Cooperativa La Esse, con la disponibilità e collaborazione di 50 imprese, tira le somme: oggi a Villa Benzi, a Caerano di San Marco – Treviso, i soggetti coinvolti hanno tracciato il bilancio di un’iniziativa che ha coinvolto 198 ragazzi tra i 16 e i 35 anni.
AziendAperta ha rappresentato l’opportunità di conoscere le aziende del territorio “da dentro”, con un approccio esperienziale unico, per 198 ragazzi tra i 16 e i 35 anni. Di questi, il 65% proviene dai comuni promotori (Caerano, Cornuda, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Istrana, Maser, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Pederobba, Trevignano, Volpago del Montello), tuttavia il progetto ha attratto giovani anche da altri comuni (35%), in primis Asolo e Treviso. Il 60% dei partecipanti ha un’età compresa tra i 20 e i 35 anni (e, di questi, il 75% appartiene alla fascia d’età 25 – 29), il 40% è rappresentato dai ragazzi tra i 16 e i 24 anni.
Il 43% è costituito da studenti delle scuole superiori, interessati a pianificare il proprio futuro lavorativo post diploma, il 40% da inoccupati e disoccupati. Si evidenzia infine una predominanza di ragazze, sono il 61%. Le visite, 51 in tutto nell’arco di 6 settimane e precedute da 6 incontri preparatori, si sono svolte da inizio ottobre a metà novembre 2015 ed hanno registrato un ottimo interesse: in media ogni partecipante ha preso parte a 2,6 visite e per ogni appuntamento in azienda i partecipanti sono stati 10,6.
Le aziende che hanno aderito ad AziendAperta, offrendo la disponibilità a ospitare una o più visite dei giovani iscritti, sono state 50, appartenenti a tutti i settori produttivi e di dimensioni eterogenee. Il 70% di esse al termine del progetto ha espresso una discreta soddisfazione generale (punteggio 7/10) e ha riconosciuto come buona l’utilità del progetto. Il voto medio che esse danno all’iniziativa è pari a 7,5. Tanto che il 90% si dice pronto a ripetere l’esperienza.
Non mancano i suggerimenti per una nuova edizione: per le imprese va incrementato il coinvolgimento delle scuole e università, preferirebbero che le visite fossero indirizzate tenendo in considerazione i titoli di studio dei partecipanti, vorrebbero poter affrontare argomenti specifici.
Sono stati infatti davvero molti i ragazzi a riconoscere di aver trovato in AziendAperta un eccellente strumento per comprendere il funzionamento della macchina produttiva locale. Come Monica, 25 anni, di Trevignano: “Lavoravo full time, - racconta - poi mi è stato ridotto l’orario e questa è stata la molla per iniziare a ripensare il mio collocamento nel mondo del lavoro. Vorrei riuscire ad ottenere una mansione più vicina ai miei studi e così, quando sul giornale ho letto di AziendAperta, mi sono iscritta. Il progetto mi è subito piaciuto moltissimo: da fuori guardiamo alle aziende un po’ come a dei templi inaccessibili, AziendAperta ci ha invece fatto scoprire che sono fatte da persone come noi. Se dovessi dire cosa mi porto a casa dalla partecipazione a questo percorso, la prima cosa è senza dubbio un forte incoraggiamento e motivazione: c’è un posto per tutti”. Il grado di soddisfazione dei partecipanti per il progetto è stato 7 su 10.Le aziende che hanno aderito ad AziendAperta, offrendo la disponibilità a ospitare una o più visite dei giovani iscritti, sono state 50, appartenenti a tutti i settori produttivi e di dimensioni eterogenee. Il 70% di esse al termine del progetto ha espresso una discreta soddisfazione generale (punteggio 7/10) e ha riconosciuto come buona l’utilità del progetto. Il voto medio che esse danno all’iniziativa è pari a 7,5. Tanto che il 90% si dice pronto a ripetere l’esperienza.
Non mancano i suggerimenti per una nuova edizione: per le imprese va incrementato il coinvolgimento delle scuole e università, preferirebbero che le visite fossero indirizzate tenendo in considerazione i titoli di studio dei partecipanti, vorrebbero poter affrontare argomenti specifici.