La Versa Viticoltori: nuova liquidità per 4 milioni di euro
La società La Versa Viticoltori dal 1905 S.p.A. ha in questi giorni portato a termine la sottoscrizione di importanti accordi finanziari con il ceto bancario, nell’ambito dell’operazione di ristrutturazione e di superamento dello stato di crisi nella quale si è venuta a trovare nel corso dei mesi trascorsi.
A seguito degli accordi sottoscritti a completamento del più ampio accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis l.f. nei giorni scorsi è stato effettuato il deposito dell’accordo e presentata la relativa istanza di omologazione, necessaria per dare definitiva esecuzione all’operazione e per la realizzazione del rilancio della società.
«Il tutto – precisa il Presidente di La Versa, dott. Dino Alberto Scarabelli – in attuazione di un piano industriale e finanziario sul quale si sono favorevolmente pronunciati i soci in occasione dell’assemblea straordinaria del 14 giugno 2015, quando veniva approvato il nuovo statuto della società e un aumento a titolo oneroso del capitale sociale, con l’emissione di due categorie di azioni, l’una riservata ai soci storici di La Versa S.p.A. e da liberarsi con conferimenti dei crediti a capitale e l’altra destinata a consentire l’ingresso, con il versamento di nuova finanza per quattro milioni di euro, alla cordata di nuovi investitori facenti capo all’imprenditore bresciano Abele Lanzanova.
Si sono poste le basi perché La Versa possa tornare a rivestire quel ruolo di preminenza storicamente ricoperto nella panoramica spumantistica nazionale e nella produzione di vini e spumanti dell’Oltrepò Pavese e, anche e a sostegno dei coltivatori della valle, in un momento tra l’altro di forte tensione in conseguenza delle vicende che hanno coinvolto altre realtà produttive locali».
Fondamentali attori del processo, accanto a un gruppo di soci storici di La Versa e alla cordata di imprenditori riuniti nel nuovo veicolo societario La Versa International Finance S.p.A. e assistiti dall’Avv. Stefano Balestrieri di Brescia, sono state anche le banche che, assistite dall’Avv. Linda Morellini dello Studio Giovanardi di Milano, hanno assicurato il proprio sostegno all’operazione e hanno acconsentito a un riscadenziamento dell’esposizione di La Versa, in linea con le assunzioni e le prospettive del nuovo piano industriale e finanziario.
«Il tutto – precisa il Presidente di La Versa, dott. Dino Alberto Scarabelli – in attuazione di un piano industriale e finanziario sul quale si sono favorevolmente pronunciati i soci in occasione dell’assemblea straordinaria del 14 giugno 2015, quando veniva approvato il nuovo statuto della società e un aumento a titolo oneroso del capitale sociale, con l’emissione di due categorie di azioni, l’una riservata ai soci storici di La Versa S.p.A. e da liberarsi con conferimenti dei crediti a capitale e l’altra destinata a consentire l’ingresso, con il versamento di nuova finanza per quattro milioni di euro, alla cordata di nuovi investitori facenti capo all’imprenditore bresciano Abele Lanzanova.
Si sono poste le basi perché La Versa possa tornare a rivestire quel ruolo di preminenza storicamente ricoperto nella panoramica spumantistica nazionale e nella produzione di vini e spumanti dell’Oltrepò Pavese e, anche e a sostegno dei coltivatori della valle, in un momento tra l’altro di forte tensione in conseguenza delle vicende che hanno coinvolto altre realtà produttive locali».
Fondamentali attori del processo, accanto a un gruppo di soci storici di La Versa e alla cordata di imprenditori riuniti nel nuovo veicolo societario La Versa International Finance S.p.A. e assistiti dall’Avv. Stefano Balestrieri di Brescia, sono state anche le banche che, assistite dall’Avv. Linda Morellini dello Studio Giovanardi di Milano, hanno assicurato il proprio sostegno all’operazione e hanno acconsentito a un riscadenziamento dell’esposizione di La Versa, in linea con le assunzioni e le prospettive del nuovo piano industriale e finanziario.