ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) un progetto ricco di opportunità per le imprese italiane
Il progetto Internazionale ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) prevede la costruzione a Cadarache in Provenza, a poche centinaia di chilometri dal Piemonte, del più grande reattore sperimentale per la fusione nucleare, che permetterà il passaggio alla produzione massiva di energia nucleare da fusione. Questo progetto, della durata complessiva di oltre 20 anni, prevede un budget complessivo superiore ai 12 miliardi di euro, di cui la metà verrà messa a bando per le imprese europee attraverso l’agenzia dell’Unione europea denominata F4E- Fusion For Energy.
Secondo i dati ufficiali, l’Italia è la nazione europea più contrattualizzata per la produzione della componentistica ad alta tecnologia di Iter. Tra il 2008 ed il 2014 il nostro paese si è aggiudicato circa 980 milioni di euro di commesse, ovvero ben la metà del totale di quelle bandite per la produzione dei componenti tecnologici tra cui le parti centrali del reattore: la camera ad alto vuoto, i magneti, le bobine superconduttrici, i divertori (per il raffreddamento).
Sempre secondo i dati del ILO – Industrial Liaison Office dell’ENEA, le industrie italiane hanno un tasso di successo delle proposte presentate pari al 45%, ben oltre la media europea, e sono prime per valore dei progetti vinti: il valore medio assegnato ai contraenti italiani si attesta infatti sui 20milioni di euro a contratto, il doppio della media europea.
A livello nazionale, il Piemonte vanta la maggiore partecipazione delle industrie essendosi aggiudicato oltre 300 milioni di euro, ossia il 34% del totale assegnato a imprese italiane, con un gran distacco rispetto alle altre regioni (la seconda è la Liguria con il 25%).
Sempre secondo i dati del ILO – Industrial Liaison Office dell’ENEA, le industrie italiane hanno un tasso di successo delle proposte presentate pari al 45%, ben oltre la media europea, e sono prime per valore dei progetti vinti: il valore medio assegnato ai contraenti italiani si attesta infatti sui 20milioni di euro a contratto, il doppio della media europea.
A livello nazionale, il Piemonte vanta la maggiore partecipazione delle industrie essendosi aggiudicato oltre 300 milioni di euro, ossia il 34% del totale assegnato a imprese italiane, con un gran distacco rispetto alle altre regioni (la seconda è la Liguria con il 25%).
18 novembre 2015