WOOLRES l'idea rivoluzionaria per il recupero degli oli dalle maree nere
Da un’idea di Luciano Donatelli - Presidente dell’Unione Industriali di Biella, che ha coinvolto Mauro Rossetti Direttore dell’Associazione Tessile e Salute e poi di Mario Ploner di Tecnomeccanica Biellese che ne ha sviluppato il progetto, brevettato a livello europeo, con la conseguente costruzione di un prototipo.
Si tratta di una tecnica innovativa per assorbire petrolio o altri idrocarburi accidentalmente versati in mare che utilizza come veicolo assorbente la lana sucida (non lavorata) ovvero la lana così come viene tosata dalla pecora senza aver subito alcuna lavorazione industriale con un grande potere assorbente (10 volte il suo peso).
Per questo utilizzo si prevede di adoperare delle tipologie di lana molto ordinaria di scarso valore economico poco adatta per utilizzi tessili. La lana esausta dopo essere stata utilizzata nel processo (anche per 10 volte) può servire come combustibile per gli impianti di termovalorizzazione e il petrolio può essere recuperato interamente e raffinato.
Il processo è molto rapido 10 ore di lavoro per ripulire 1 kmq di superficie marina. E’ adattabile ai natanti già in essere. Il vantaggio ecologico di poter recuperare dal mare tonnellate di greggio invece di farlo depositare con additivi chimici sui fondali è senza dubbio di valore.
Un progetto di semplicità assoluta, eppure rivoluzionario: se il processo si dovesse rivelare efficace (i test sono partiti nel 2011), questa sarebbe una delle più importanti invenzioni per risolvere i guasti che il petrolio arreca all’ambiente.
(Fonte: www.pointex.eu)