In Veneto un bell’esempio di collaborazione tra pubblico e privato per reagire alla delocalizzazione
Antonio Barbiero, Gio Batta Lonardi e Michele Consolani sono i soci della Galilei Refrigerazione, l’azienda nata sotto le ceneri della multinazionale Carrier. L’impresa è nata nel 1965, un vero e proprio gioiello locale, che nel 1979 è la prima del comparto ad esportare negli Stati Uniti e negli anni Ottanta ha distributori in tutta Europa.
Nell’ottobre del 2010 la multinazionale, ormai americana, decise di chiudere la storica attività delocalizzando la produzione di banchi frigo in Ungheria.
Questa volta la storia ha avuto davvero un risvolto diverso dal solito perché i tre ex manager hanno raccolto la sfida e, con il sostegno della Provincia di Padova e di Veneto Sviluppo, a giugno 2012 sono riusciti a dare il via a un’azienda tutta nuova, la Galilei Refrigerazione Spa.
Passati i primi mesi, dedicati prevalentemente alla ricerca, alla progettazione, al marketing e allo sviluppo del progetto produttivo con soli tre dipendenti, nel 2013 è stata avvita l’attività vera e propria chiudendo con un fatturato 1,9 milioni di euro e un bilancio positivo ottenendo anche il rating di AA.
Da tre sono poi sempre cresciuti con l’obiettivo di riconquistare gli spazi prima occupati dalla multinazionale. In questo caso il lavoro di squadra tra istituzioni e management ha permesso di far diventare realtà ciò che all’inizio sembrava solo un sogno.
La sinergia di tutti ha dimostrato che un piano di lavoro basato sulla qualità della produzione e del know how e sull’esperienza delle maestranze, può resistere ai progetti di delocalizzazione delle multinazionali.
Naturalmente per poter competere il gruppo di Torreglia ha deciso di puntare su qualità, design, cura del dettaglio e risparmio energetico dei loro prodotti.
(Fonti: www.galileispa.com e www.provincia.pd.it)