Legge di stabilità 2016: entro il 15 giugno 2016 per far valere l’esenzione da Imu e Tasi
E’ dell’altro ieri la circolare n. 2/E dell’Agenzia delle Entrate con la quale arrivano i primi chiarimenti pratici sulla disposizione, contenuta nella Legge di Stabilità 2016, in merito all’esclusione dal pagamento di Imu e Tasi sui cosiddetti “imbullonati”. Nel documento, l’Agenzia traccia un ampio perimetro di esenzione entro il quale potrebbero ricadere numerose situazioni che attualmente vedono assoggettati al fisco immobiliare macchinari e attrezzature delle imprese artigiane.
“La circolare era molto attesa –spiega Luigi Curto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto- per capire come funzionerà uno dei provvedimenti più apprezzati dalle imprese, anche piccole, contenuti nell’ultima manovra finanziaria. E purtroppo, come spesso accade nel nostro Paese, le aspettative rischiano di infrangersi sulla dura realtà della burocrazia, delle “carte” e dell’incertezza. Premetto che come è stata costruita l’agevolazione fiscale, non ci sono molte vie alternative a quella che viene tracciata nella circolare. L’azienda che riterrà infatti di rientrare, con i propri macchinari, nell’agevolazione dovrà innanzi tutto incaricare un tecnico per redigere una nuova procedura “Docfa” spendendo dei soldi. Dopo di che, dato che si tratta di futuri mancati introiti per le casse degli Enti Locali –che verranno poi rimborsati dal Governo- saranno questi ultimi a decidere in che modo (più restrittivo o ampio) dare attuazione alla norma. Procedura complessa quindi e con molte incertezze ” -conclude Curto-.
All’atto pratico, l’esonero dalle imposte citate, va valutato caso per caso e prevede che siano proprio le aziende a chiedere la revisione della stima diretta con la quale viene calcolato il valore imponibile dell’immobile nel quale si esercita l’attività produttiva. Tale atto di aggiornamento catastale va presentato entro il 15 giugno 2016 affinché possa farsi valere l’esenzione da Imu e Tasi già per il primo acconto in scadenza il 16 giugno 2016.
La circolare riporta una lunga lista di macchinari ed attrezzature interessate dall’immunità impositiva. Per esempio, nel caso delle industrie manifatturiere, sono esclusi dalla stima tutti i macchinari, le attrezzature e gli impianti costituenti le linee produttive, indipendentemente dalla tipologia.
Tra questi, alcuni esempi sono: i sistemi di automazione e di propulsione, le pompe, i motori elettrici, i carriponte e le gru, le apparecchiature mobili e i sistemi robotizzati, le macchine continue, i macchinari per la miscelazione, la macinazione, la pressatura, la formatura, il taglio, la tornitura, la laminazione, la tessitura, la cottura e l’essicazione dei prodotti. Casistica che, come detto all’inizio, è destinata a subire variazioni, anche in considerazione del fatto che i conseguenti tagli agli incassi di Imu e Tasi dei Comuni, saranno a questi “rimborsati” dallo Stato. E che gli stessi non sono di fatto stimabili ex ante.
Venendo all’iter amministrativo da seguire per poter effettivamente beneficiare dell’esenzione, il tutto è attuabile attraverso una vera e propria pratica di revisione della rendita catastale mediante la cosiddetta procedura “Docfa”, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Data la complessità nell’allestire la documentazione concernente e la possibilità per le Entrate di validare o rettificare la rendita proposta, appare d’obbligo appellarsi a tecnici di settore.