TTIP darà impulso alla capacità di export dell’industria italiana?

FEDERMACCHINE, la federazione nazionale delle associazioni dei produttori di beni strumentali e loro accessori destinati allo svolgimento di processi manifatturieri dell’industria e dell’artigianato, apprezza l’impegno del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e di Confindustria per la definizione del trattato di libero scambio tra Unione Europea e USA, denominato TTIP.


Federmacchine, rappresentante ufficiale dell’industria italiana del bene strumentale che conta 4.600 imprese, oltre 179.000 addetti e una produzione che, nel 2015, ha superato i 38 miliardi di euro (+4,5% rispetto al 2014), apprezza le dichiarazioni fatte dal Ministro Calenda relative l'abbattimento di dogane e dazi fra Europa e Stati Uniti, condizione basilare per incrementare le potenzialità commerciali dell’Italia.

Attraverso il TTIP, accordo di Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti, sarà possibile ottenere la massima standardizzazione dei requisiti tecnici e delle procedure di autorizzazione per la libera circolazione delle merci per Europa e Nord America. Facilitando le procedure operative, il TTIP darà sicuramente impulso alla capacità di export dell’industria italiana costruttrice di beni strumentali che, anche nel 2014, ha destinato oltre il 70% della produzione oltreconfine.

Sandro Salmoiraghi, presidente Federmacchine ha dichiarato - “la federazione dei costruttori italiani di beni strumentali condivide le sollecitazioni di CONFINDUSTRIA per una rapida e proficua definizione dell’accordo che porterà certamente all’industria italiana grandi vantaggi, rendendo più fluida l’attività commerciale tra paesi ad alta specializzazione produttiva”.

Con particolare riferimento al settore dei beni strumentali - ha aggiunto il presidente Salmoiraghi- l’accordo non potrà che favorire l’incremento delle nostre esportazioni in uno dei mercati per noi più interessanti. Con un valore di export pari a 1,4 miliardi di euro, nel 2014, gli Stati Uni rappresentano infatti il secondo paese di destinazione del made in Italy settoriale a un’incollatura dalla Germania, risultata primo”.