In Veneto lieve ripresa per il mattone
Nel terzo trimestre 2015, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese di costruzioni ha registrato –per il terzo trimestre di seguito- un lieve aumento. In questo caso del +0,1%, leggermente inferiore ai due trimestri precedenti (entrambi +0,2%). L’analisi congiunturale sul settore delle costruzioni, promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente.
Il mercato delle costruzioni non decolla. Nonostante sia positivo che per tre trimestri consecutivi il fatturato abbia tendenza in aumento, ci si ferma sempre allo “zero virgola”. Da giugno a settembre la novità è la significativa dicotomia tra imprese artigiane (-0,2%) e non artigiane (+0,5%).
In particolare sembrano intercettare i primi barlumi di ripresa le aziende medie (quella da 6 a 9 addetti) che crescono dell’1%. Dopo molti anni con variazioni negative, si mantiene un andamento positivo – per quanto debole – dovuto anche al sentiment delle imprese rispetto all’andamento del fatturato, che presenta qualche speranza in più per il futuro. Si tratta di una fase di galleggiamento i cui contorni saranno più chiari nei prossimi trimestri.
Dal punto di vista territoriale, non ci sono in questo caso grandi differenze rispetto alla dinamica media: vanno relativamente meglio i mercati nelle province di Vicenza e Belluno (+0,3%), Venezia e Rovigo (+0,2%), bene Treviso che torna in positivo (+0,1%) dopo il calo dell’1% dello scorso trimestre, resta stabile Verona (+0,0) ma si contrae Padova (-0,2%).
Ordini
L’andamento degli ordini ha registrato un aumento del +0,2 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente con una crescita più significativa del comparto artigiano (+0,3%) rispetto a quella del settore non artigiano (+0,1%). Sotto il profilo dimensionale la variazione è stata maggiore per le imprese di media dimensione (da 6 a 9 addetti, +0,4%) seguita dalle grandi (10 addetti e più, +0,2%) e piccole imprese (fino a 5 addetti, +0,1%). A livello territoriale, fatta eccezione per Vicenza e Padova, tutte le province hanno evidenziato variazioni positive.
In particolare, Belluno e Rovigo hanno registrato un aumento del +0,6 per cento, a seguire Treviso con un +0,4 per cento.
Prezzi
Il livello dei prezzi ha registrato un aumento del +1,6 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (era +1,7% sia nel secondo trimestre 2015). La crescita è superiore per le imprese artigiane (+1,7%) rispetto a quelle non artigiane (+1,5%) mentre per quanto riguarda il profilo dimensionale sono le piccole e le imprese più grandi a subire un aumento più sostanzioso (+1,8% e +1,7%) rispetto alle medie imprese (+1,1%).
A livello territoriale a soffrire maggiormente dell’incremento dei prezzi sono le province di Rovigo (+2,5%), Venezia e Padova (+1,8%) con variazioni superiori alla media regionale.
Occupazione
L’occupazione registra una lieve flessione del -0,1 per cento dopo la variazione nulla dello scorso trimestre. Non vi sono dinamiche diversificate tra imprese non artigiane e imprese artigiane (rispettivamente -0,2% e -0,1%) mentre a livello dimensionale risulta positivo il trend delle imprese di grandi dimensioni con una variazione del +1 per cento a differenza dell’andamento negativo delle imprese più piccole (piccole e medie rispettivamente -1,2% e -0,2%).
Sotto il profilo territoriale il dato occupazionale registra variazioni positive per le province di Padova (+2,5%), Venezia (+1,5%) e Rovigo (+1,3%), stabile la situazione di Belluno mentre le altre province segnano variazioni negative.
Previsioni
Dal punto di vista previsionale le aspettative degli imprenditori delle imprese di costruzioni presentano valori positivi, in crescita rispetto ai trimestri precedenti.
Il saldo sul fatturato è pari a +8,8 punti percentuali (+4,9 p.p. precedente), mentre per gli ordinativi è di +5,9 p.p. (+2,2 p.p. lo scorso trimestre). Stazionarie le previsioni sull’occupazione come lo scorso trimestre +0,2 p.p.. I prezzi di mercato sono previsti in leggera diminuzione (+25,1 p.p, era +38,4 p.p. lo scorso trimestre).