Industria del Marmo made in Italy in crescita grazie a Brasile, Egitto ed USA
Con 90 miliardi di euro di investimenti infrastrutturali programmati nel prossimo biennio, di cui oltre 6 miliardi destinati alle Olimpiadi 2016, il Brasile rappresenta uno dei mercati più promettenti per l’industria lapidea e del contract.
A Rio de Janeiro sono in costruzione 13.700 nuove camere di hotel di alto livello, senza dimenticare i lavori alla linea 4 della metro, il sistema di bus rapidi, l’ammodernamento dell’aeroporto di Galeao e del Porto Maravilha.
Inoltre il Brasile è il quarto produttore mondiale di pietre ornamentali (1 miliardo l?export 2014) e il terzo maggior importatore di macchinari e tecnologie per la lavorazione del marmo, per il 63% Made in Italy. Il Brasile, infatti, è il terzo maggior importatore mondiale di macchinari e tecnologie per la lavorazione del marmo, con un controvalore di 1,4 miliardi di euro nel 2013 di cui il Made in Italy detiene una quota dominante pari al 63 per cento. In cima alla lista della spesa delle aziende lapidee brasiliane stanno le macchine da taglio con fili diamantati: sono quasi 260 quelle nuove installate nel Paese da settembre 2014 (fonte Sindirochas).
Negli Stati Uniti, continua la crescita del marmo Made in Italy: da gennaio ad ottobre 2014 le esportazioni italiane di materiale lavorato, grezzo e semilavorato verso gli USA sono passate da 298,1 a 303,2 milioni di euro di controvalore, aumentando dell?1,7% rispetto allo stesso periodo del 2013. Lo dicono i dati Istat rielaborati dall’Osservatorio Marmomacc, nella giornata inaugurale di TISE-StonExpo/Marmomacc Americas, la manifestazione di riferimento nel Nord America per il settore marmo-lapideo, pavimentazioni, superfici e ceramica industriale a Las Vegas.
L’Egitto vanta una posizione geografica privilegiata come snodo primario verso l’Africa e del Medio Oriente, grazie ad accordi di libero scambio (Accordo di Agadir e Comesa), offre l?opportunità di esportazioni a tasso zero in oltre 20 Paesi africani. La sua industria del marmo e del granito è quinta al mondo e il governo ha avviato una serie di grandi progetti di sviluppo infrastrutturale da 7 miliardi di dollari, cui si aggiungono i 12 miliardi previsti per i lavori di raddoppio del Canale di Suez, in gran parte finanziati dai vicini Paesi del Golfo, 3.200 km di nuove strade e autostrade e un piano quinquennale per l?ammodernamento delle ferrovie, oltre a numerosi progetti di edilizia pubblica e privata, l?'Egitto sta vivendo una stagione di grande rilancio nel settore delle costruzioni. Le occasioni di sviluppo per il business delle aziende italiane in Egitto non mancano, soprattutto, considerato che già oggi l’Italia costituisce il principale fornitore di macchinari meccanici, con una quota del 32 per cento dell?import egiziano.
(Fonte: www.marmomacc.com)
20 febbraio 2015