In Veneto Turismo e Artigianato insieme

In Veneto, 1 impresa artigiana su 7 è coinvolta nel turismo: la regione è al 5° posto in Italia. Circa 18.000 attività che vanno dai servizi, all’agroalimentare passando per i trasporti.

 “In Veneto artigianato e turismo complementari grazie al nostro portale discovering artigianato: 30 itinerari con oltre 200 tra imprese e luoghi da provare  che diviene necessario programmare, promuovere, combattere per rendere sempre più appetibile, e fruibile, la nostra terra”. “Come? Noi abbiamo scelto il web. Abbiamo realizzato www.discoveringartigianato.com il veicolo –conclude Curto–.

Sono 17.731 le imprese artigiane venete potenzialmente coinvolte nel mercato turistico, poco meno di un settimo di tutte le imprese artigiane attive in regione. Lo rileva l’annuale elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato, su dati UnionCamere-Movimprese del 1trim. 2015, che sottolinea anche come queste rappresentino il 13,5% del totale delle imprese registrate, coinvolgendo i servizi, le attività ricreative, la somministrazione di alimentari e bevande, i trasporti, l’agroalimentare e le imprese dolciarie ma anche l’abbigliamento e l’editoria.

Nella classifica nazionale, il Veneto detiene il 5° posto in termini assoluti di imprese “turistiche” rispetto al totale di quelle iscritte all’albo (al primo la Lombardia, seguita dalla Toscana), in leggera crescita, +0,4% rispetto allo scorso anno. “I numeri del dossier dimostrano come artigianato e turismo siano complementari –afferma Luigi Curto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto e come questi due elementi, fondamentali per la nostra economia, debbano essere promossi e venduti insieme”. “Stare al quinto posto nazionale non è più sufficiente –continua il Presidente– dobbiamo puntare a essere tra i primi in Italia: investendo, promuovendo e credendoci”.

Affacciarsi all’offerta turistica è importante. A tal punto che, in controtendenza rispetto all’artigianato in generale, i settori coinvolti sono in crescita +0,4%. Delle 17.371 imprese, l’Abbigliamento e le calzature la fanno da padrone con 5.476 attività artigiane coinvolte; seguono quelle dei Servizi 4.264, quelle agroalimentari 2.449, la ristorazione con 2.349, i trasporti con 1.714, le imprese dolciarie con 1.349, le attività culturali e ricreative con 127 e l’editoria e guide con 2 attività.

A livello provinciale, 3.703 sono a Padova (con un tasso del 13,9%, ovvero di imprese artigiane legate al turismo sul totale delle imprese artigiane della provincia). Segue Venezia con 3.273 imprese (16,7%). Al terzo posto Vicenza con 3.129 (12,6% di incidenza). Seguono: Verona 2.982 (11,4%), Treviso 2.855 (12%) e Rovigo 1.273 (18,5%). Chiude Belluno con 552 aziende (10,6%).

Per quanto riguarda le presenze turistiche, i dati dell’ISTAT ci dicono che nel 2013 il Veneto è stata la regione più visitata d’Italia con più di 61milioni e mezzo di presenze (61.536.258), il 16,3% di tutta Italia, di cui 41milioni di stranieri (66,4%).

 “E’ innegabile che turismo ed artigiano non siano indenni alla crisi –sottolinea Curto–. Per il calo dei consumi interni da un lato ma anche per la concorrenza spietata delle altre nazioni e continenti che, in questi ultimi anni hanno investito molto sull’offerta turistica. Non possiamo certo riposare sugli allori –prosegue ancora il Presidente– e pensare che la parola magica “Venezia” trasformi sempre tutto in oro: dalle vacanze ai manufatti artigianali all’agroalimentare. Dobbiamo renderci conto, che è adesso il momento promozionale giusto per far entrare l’artigianato nel contesto turistico da protagonista. Uno strumento di comunicazione, attraverso degli “ITINERARI”, che guida i turisti alla scoperta delle eccellenze dell’artigianato veneto. Il tutto caratterizzato da una navigazione che si adatta al punto di vista del visitatore, permettendo la consultazione sia per interessi (Arte, Natura, Gusto,Moda e Servizi alla persona), per scopo (Business o tempo libero) che per provincia. Già 30 gli itinerari caricati –in continua crescita-, oltre 200 i luoghi e le botteghe segnalate. Siamo convinti che sia la strada per dare maggiore competitività alla nostra offerta turistica e valorizzare le eccellenze del Made in Veneto che hanno reso famosa la nostra regione nel mondo”.